PRIMAVERA

Anche se in anticipo, in questi giorni parrebbe giunta la primavera, con il suo carico di temperature miti e giornate terse.
Il cielo di Milano sembra dichiarare vendetta al grigiore dell’inverno, ostentando – nelle giornate migliori – una trasparenza così cristallina da fare girare la testa.
“Primavera” è la parola che racchiude in sé la metafora della rinascita, la descrizione di un mutamento positivo.

Questo è il periodo in cui rispolvero la mappa mentale che ho archiviata nell’ippocampo, dove conservo l’ubicazione delle fioriture cittadine.
Non di rado, camminando per le strade di Milano, compio volontarie deviazioni di percorso solo per poter ammirare le fronde rigogliose delle magnolie e dei glicini, innamorandomi ogni volta.

In questa stagione si è pervasi da un irragionevole ottimismo, trasportato dalla chimera di un nuovo incipit che raramente avviene; qualora dovesse verificarsi, certamente non succede per merito del clima mite.
E’ l’esile convincimento che, nonostante l’imprevedibilità del futuro, ci sia la possibilità di raddrizzare le cose sghembe della vita, un luogo dove è sempre bello abitare nonostante le illusioni disattese.

La primavera è un caleidoscopio di immagini: è un cestino di fragole, un’erta che appiana.
E’ il calore di una carezza al buio, di un abbraccio al risveglio.
E’ un’effimera ma necessaria allegria della quale non mi stancherò mai e, finché arriverà, potrò sempre nutrire la speranza per tutto il meglio possibile.


Buona Primavera a tutti.

Informazioni su ottobiscotto

Nasco a Milano, città in cui vivo. Ho la presunzione di essere simpatica, lasciandomi anche la libertà di non esserlo. Quando ho qualcosa da dire la scrivo, ma non sempre. Mi piace fotografare la vita con le immagini e con le parole. Dipingo acquarelli.
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